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 'l Charjòou - ovvero il "caricatoio", data l'asperità del suolo, tutti i prodotti della terra qui venivano portati a spalle, cosicchè i montanari del luogo erano sempre carichi. Frazione collocata in una strettissima gola, poco dstante dal bial. Alcune case, construite con il tetto in lose ed addossate le une alle altre, sono diroccate, mentre altre sono ancora in buono stato. Qualche stalla come parte di fondo ha la roccia.
 
Testimonianza di BUSSONE Raimonda
 
Fontana:La frazione di Caricatore ('l Charjòou) un tempo si approvvigionava d’acqua utilizzando un piccolo rio che scaturiva da una sorgente poco distante, nella zona detta la Sanha. Solo in un secondo tempo i residenti costruirono un rudimentale acquedotto che portava l’acqua nel centro dell’abitato, ove era stata posizionata una vasca utilizzata anche per lavare i panni.
Famiglie: Finoa tutti gli anni ‘20 del secolo scorso i nuclei familiari erano otto; successivamente la borgata conobbe un progressivo spopolamento a causa dell’emigrazione degli abitanti verso il sud della Francia.
Coltivazioni: Le patate (bodi), il frumento (bià), e il grano saraceno (luzira o fourmentin)   erano coltivati sui terreni più esposti al sole e quindi più aridi che comportavano un faticoso lavoro di dissodamento, mentre i porri (pore), fagioli ( fazeul) e cavoli (choulèt)  venivano coltivati sui vicini terreni umidi possibilmente in prossimità di una risorgiva (sanha)
Strada: a piedi, dopo aver parcheggiato presso la cappella di San Claudio (Chapèla 'd San Guiàoude)   a Chiappue, ci si inoltra sull’antica mulattiera e in un quarto d’ora si raggiunge prima la frazione Còoutre e quindi, in breve tempo, costeggiando un rivolo, il Caricatore ('l Charjòou) . Proseguendo invece sulla strada asfaltata, dopo aver lasciato Chiappue (Chapeuve,) si svolta a destra e poco dopo si arriva alla borgata (segnaletica).
Scuola: i bambini (menà )andavano a scuola ad Airale (L’Eràl), la Vila
Tetti: la totalità dei tetti era in lose, mentre la copertura di paglia era riservata a solo un paio di abitazioni.
Ricoveri: le baite di riferimento della borgata erano il Chabòt di Bial, il Chabòt fiourì e il Chabòt poire buse.
Forno: è stato distrutto durante i lavori di tracciatura della strada.
Ultimi abitanti: Brunetto Riccardo/Anita e Robert.


 


 


 


 



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